Le medaglie delle Olimpiadi di Parigi 2024 si stanno rovinando. Difetto di produzione?

Le medaglie delle Olimpiadi di Parigi 2024 si stanno rovinando, con grande disappunto degli atleti e paratleti che le hanno sognate e vinte durante l’ultima edizione dei giochi olimpici. A distanza di pochi mesi dalla loro consegna sono molti gli atleti – si dice ormai più di 100 – che hanno reclamato per l’increscioso problema e hanno chiesto…la sostituzione dei preziosi e sudati trofei.

Per i Giochi di Parigi sono state prodotte complessivamente dalla Monnaie de Paris – la Zecca di Stato – 5.084 medaglie, suddivise nei vari livelli di premio: oro, argento e bronzo. Il progetto è stato definito da Chaumet, celebre maison della gioielleria di lusso francese, e presenta al centro di ogni medaglia un elemento ferroso esagonale recuperato dai materiali di restauro della Tour Eiffel.

Le prime richieste di sostituzione delle medaglie sono pervenute già nell’Agosto 2024 quando lo skateboarder americano Nyjah Huston ha pubblicato un video nel quale mostrava la sua medaglia di bronzo deteriorata dopo solo una settimana. Quello che sembrava essere un fenomeno occasionale si è via via tramutato in un bel danno d’immagine collettivo. Da quel momento le richieste di sostituzione sono aumentate in modo importante, per tutte le tipologie di medaglie, e nel primo trimestre 2025 è prevista da parte del CIO, Comitato Olimpico Internazionale, una massiccia campagna di ritiri e sostituzioni.

Cosa è avvenuto?
Difficile dirlo con esattezza ma alcuni fattori stanno piano piano emergendo.
Sembra infatti che sia stato utilizzato un nuovo tipo di vernice, senza che siano stati fatti adeguati test di qualità a causa della necessità di sostituire rapidamente le vernici precedentemente utilizzate.

Queste ultime erano state messe al bando per la loro non conformità e le nuove stanno presentando un chiaro ed evidente difetto di fabbrica: a causa del contatto con la pelle e con gli agenti atmosferici il degrado è evidente. In alcuni casi, come ha detto lo stesso Huston, “sembra che siano andate in guerra e siano tornate rovinate”.

Le aziende lo sanno bene: prima di arrivare al lancio di un nuovo prodotto è necessario passare attraverso la fase di test, senza il quale il rischio che gli articoli possano mostrare dei futuri difetti è molto elevato.

Certo poi si può sempre rimediare, avviando un’azione di customer care con una campagna di rientro dei prodotti e loro riparazione o, addirittura, sostituzione ma il danno d’immagine rischia di essere importante.

In questo caso ancora di più.