Ogni tanto il web permette di scovare delle vere e proprie perle; in questo caso non sono di saggezza, ma sono le bugie usate più frequentemente dai venditori per giustificare il proprio operato agli occhi del “capo”.
E ammetto che alcune di queste, se non tutte, le ho sentite spesso come risposta alle mie richieste di spiegazioni:

  1. Il budget non è mai un problema con questo cliente.
  2. Ho grande memoria, non ho bisogno di segnare ciò che ci siamo detti con il cliente.
  3. Ho fatto un centinaio di chiamate oggi.
  4. Abbiamo perso l’ordine perché il nostro prodotto non ha quelle caratteristiche.
  5. Non ti preoccupare se sono sotto il budget, lo raggiungerò alla fine del periodo.
  6. Abbiamo perso l’ordine perché il nostro prezzo è troppo alto.
  7. Non ho ancora chiamato questo cliente perché ho in agenda di farlo più tardi.
  8. Oggi lavoro da casa.

Ma nel corso degli anni ho maturato anche le mie convinzioni, in merito a tali risposte dei venditori:

  1. Il budget può essere sempre un problema, se non è tenuto costantemente sotto controllo.
  2. Va bene la memoria, ma gli accordi scritti restano, la memoria si può anche perdere. Oltre al fatto che le cose scritte possono essere utili anche per gli altri. E formano la prova di ciò che è stato concordato.
  3. Esagerato… Dimmi un numero più credibile!
  4. Non era possibile offrire un prodotto alternativo, magari con caratteristiche superiori e a meno prezzo, se era così importante prendere quell’ordine e soddisfare quel dato cliente?
  5. Uhmmm… è più facile correggere leggermente la rotta lungo il percorso rispetto a quando è troppo tardi.
  6. È colpa del prezzo troppo alto. Lo dice ogni venditore. Ma, scusa, di quanto eravamo sovrapprezzo? Il 5%? Perché non mi hai chiamato? Potevamo aggiustare la nostra offerta.
  7. Se è una chiamata importante, perché rimandarla nel corso della giornata? Non fare oggi pomeriggio ciò che potresti fare stamattina!
  8. Sì certo… fai pure! Ma ti spiace se ti chiamo in videoconferenza su Skype?